Leonardo Calì,
Pre-lettura attraverso
l'ascolto musicale - BM italiana, Roma, 1992
|
In queste pagine la musica è proposta non come educazione
all’ascolto musicale in quanto tale, ma
come messaggio organizzato e stimolo polivalente atto a suscitare reazioni anch’esse organizzate mediante la voce, gli strumenti, il movimento, la postura animata. Il tentativo di trasferire sul piano visivo-spaziale e motorio-gestuale tutte le probabili immagini di qualità e tempi sonori presenti nella musica, risponde al preciso obiettivo di conservare integre le immagini musicali (così come in sede motoria, gestuale, ecc.) di renderle leggibili e comprensibili sia pure per approssimazione, di confrontarle sul piano delle proporzioni e dei rapporti con gli altri linguaggi già pronti sin dalla prima infanzia. Tutte le schede di questa raccolta conservano la caratteristica della gradualità (dal semplicissimo al meno semplice) e della veste grafica analogica. Taluni grafici sono corredati di notazione numerica mediante la quale è oltremodo semplice riferirsi al procedere graduale dei suoni dal basso verso l’alto è viceversa . Il tutto seguendo il doppio scorrere musicale, verticale-orizzontale / altezze-durate. Ampio spazio è dato alla esperienza visiva (strutture grafiche) : – L’occhio a rinforzo e a sostegno del meno sicuro orecchio; – L’elemento statico e fisso della visione ad individuazione dell’ascolto sfuggente; – Leggere visivo verso il leggere globale (uditivo,motorio, tattile gestuale, posturale dinamico, ludico,…) – Libertà da automatismi e da atti ripetitivi verso una totale presenza del governo consapevole della mente. In chiusura di volume sono riproposti alcuni brani iniziali a chiara dimostrazione del fatto che la gradualità appartiene alle modalità di impiego e di uso e non ai materiali. |
L’opera riceve una nuova veste editoriale per i tipi della Editrice CEM, Roma, 2014 con il titolo L’ABBECEDARIO MUSICALE per l’infanzia |
L’opera già apparsa in edizione Cirmes-BM italiana con il
titolo “Pre-lettura attraverso l’ascolto”, oggi rivede la luce editoriale
con il nuovo titolo, certamente più consono ai contenuti e alle
finalità presenti al suo interno.
Le tematiche affrontate vent’anni fa rispondono a precisi appuntamenti i funzionalità applicativa e attualità metodologica. Il loro ritorno in data odierna (2014), come per altri lavori dell’autore, è dettato dal bisogno di richiamare la memoria storica e i tempi in cui le articolazioni proposte e le condotte didattiche videro i rispettivi natali. Le tracce musicali, le relative grafie (spaziale, numerica, direzionale…) sono la diretta sollecitazione e insieme la conseguenza di un orecchio gradualmente capace di ascoltare e cogliere le immagini sonore e volgerle in favore della personale utilità ivi compresa la dimensione estetica. Ovviamente dette immagini vissute in piena coscienza e apprezzate come valore importante, si elevano a superiori traguardi mentali-comportamentistici determinando tutto quel tal sconfinato repertorio di abilità che accompagnano l’intera esistenza del soggetto. Musica come educazione per queste ragioni è sempre stato il tema di fondo presente nell’intera saggistica dell’autore. È il leit-motive che accomuna tutti i suoi scritti appunto dedicati alla scuola e alla sua precipua essenzialità di natura educativo-formativa. Per conseguenza i testi musicali proposti, pur conservando la basilare veste di stimolo primo (ascolto) diventano determinanti solo nel momento in cui la corrispondente organizzazione architettonica palesa tutte quelle fonti di analisi e di vissuto mentale come dall’elenco che segue. Attività e conquiste mentali: Ascoltare ----------- Memorizzare ---------------
Inventare
|