Leonardo Calì, Polifonia e infanzia - Seam, Roma, 1999
Opac
Nella vasta panoramica multimediale dei diversi strumenti linguistici richiamati (movimento corporeo, simboli numerici e informali, riquadri geometrico-spaziali, grafemi analogici, strutture lessicali, notazione musicale tradizionale), Polifonia e infanzia per i piccoli della scuola è: Appuntamento educativo importante; Lavoro di squadra; Campo di gioco e di verifica; Occasione di incontri e di relazione; Realtà di conoscenza; Espressione di condotta disciplinata e di autocritica; Strumento di valutazione; Incontro con valori e interessi; Fonte di gusto estetico; Visione di bellezza.   
Individuare e chiarire le possibilità e i limiti nei quali si conduce la pratica polifonica scolastica porta a proposte metodologiche e criteri didattici dalla più ampia realizzazione operativa.
Grafie e linguaggi collaterali (testi, simboli, codici analogici, schemi informali…) consentono di penetrare nel vasto mondo della composizione musicale (frammentazione fraseologica, incisi, progressione, segmenti in ripetizione, ad arco chiuso, scansione direzionale, accentuativa, preposizionale taglio fraseologico , aggregazione ritmica, isocronie metriche, appuntamenti timbrici, poliritmia, policromia, fonti politestuali, …). Il tutto lungo un repertorio di 49 canti in partitura dotati di indicazioni programmatiche.