Leonardo Calì,
Mentalità
pedagogia e musica - Pro Musica Studium, Roma, 1982 [esaurito]
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Leonardo Calì,
Mentalità
pedagogica e musica - BM italiana, Roma, 1991 [nuova edizione ampliata]
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Leonardo Calì,
Mentalità
pedagogica e musica - CEM, Roma, 2010 [3ª edizione integralmente
riveduta e ampliata]
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Mentalità pedagogica e musica è dedicato ai professori
di educazione musicale nella scuola media dell'obbligo, ed è in
questa prospettiva che i lineamenti e gli obiettivi pedagogici esaminati
sono ravvivati da costanti riferimenti alla pratica della lezione di musica,
intesa come momento educativo.
I diversi temi affrontati, in parte ricorrenti nella produzine saggistica dell'autore, ripropongono considerazioni e interpretazioni in luce aggiornata dei più urgenti problemi dell'attività docente. Sono contemplate inoltre, in rapida panoramica osservativa, talune condizioni e competenze che, se possedute, dovrebbero poter rendere meno difficile e più opportuno il lavoro dell'insegnare. Ciascuna proposta di ricerca didattico-metodologica si conduce all'ombra di motivazioni psicopedagogiche e ciò per garantire la dimensione educativa alle più comuni attività del "far musica" a scuola. In questo itinerario vengono messe a fuoco, fra l'altro, le attività che riguardano l'ascolto, le pratiche corale e strumentale, i rapporti interdisciplinari e programmatici, la praticolare interpretazione del procedere creativo in costante appuntamento con la mente, la individuazione dele strutture portanti che autorizzano a parlare di educazione : solo in tale contesto la musica nella e per la scuola giustifica la propria presenza e guadagna legittimi spazi di consensi e di utilizzazione costruttiva. |
Il volume (2010) riprende in visione odierna le più concrete
e attuali problematiche della scuola.
Costituisce una guida per l’insegnamento specifico di educazione musicale e - data la natura delle argomentazioni trattate a carattere generale e nello stesso tempo in prospettiva scientifica - contempla a un tempo gli interessi e le richieste di tutti gli insegnanti di qualsiasi ordine e disciplina relativamente agli anni della scuola dell’obbligo. La musica è chiamata in causa nella sua precipua veste linguistico-strutturale, non come espressione d’arte, appunto per intessere con tutti gli altri linguaggi (matematico, scientifico, tecnico, artistico, letterario, ecc.) quell’auspicato discorso comune che l’alunno attende dalla sua scuola unificata. L’autore, nel mettere a fuoco i particolari temi, ripercorre l’antico e il recente cammino personale affollato di esperienze e di contatti vissuti in prima persona – sia direttamente attraverso ricerche e sperimentazioni dal vivo; – sia mediante confronto delle stesse metodologie affidate ad ambienti e ad operatori in situazioni opportunamente differenziate e mutevoli. I dieci capitoli nei quali si conduce il volume (pp.340) contemplano le principali problematiche del decennio dell’obbligo (scuola Materna, Elementare, Media inf.). Spiccano per particolareggiata trattazione, temi relativi alle competenze professionali, alla valutazione e all’orientamento, alla convergenza di tutte le discipline d’insegnamento verso un discorso educativo comune e unitario. |